Il Pontefice invita a riflettere sull’amore di Dio, sull’importanza della Confessione e a pregare per la pace e la giustizia nel mondo.
L’8 dicembre 2024, Papa Francesco ha celebrato la solennità dell’Immacolata Concezione rivolgendosi ai fedeli durante l’Angelus in Piazza San Pietro. Il Pontefice ha invitato i presenti a meditare sul mistero dell’Annunciazione, sottolineando il ruolo centrale di Maria nella storia della salvezza e nell’umanità intera.
Il “sì” di Maria: un incontro tra umano e divino
«Oggi, nella solennità dell’Immacolata Concezione, il Vangelo ci racconta uno dei momenti più importanti, più belli, nella storia dell’umanità: l’Annunciazione», ha detto Papa Francesco, esortando i fedeli a leggere il passo del Vangelo di San Luca. “Vi assicuro che vi farà bene, molto bene!”, ha aggiunto con calore.
Paragonando l’Annunciazione alla scena della creazione di Adamo nella Cappella Sistina, il Papa ha spiegato: «Anche qui, l’umano e il divino si incontrano con una delicatezza meravigliosa, nell’istante benedetto in cui la Vergine Maria pronuncia il suo ‘sì’». Questo assenso, ha osservato Francesco, ha permesso l’Incarnazione del Figlio di Dio e ha posto l’umanità «in buone mani».
Maria, modello di speranza e fiducia
Papa Francesco ha definito Maria come «la piena di grazia» (Lc 1,28), la figura che incarna la perfetta obbedienza a Dio. “In lei non c’è nulla che faccia resistenza alla sua volontà, nulla che si opponga alla verità e alla carità. Ecco la sua beatitudine, che tutte le generazioni canteranno”, ha dichiarato.
In un mondo «agitato da guerre» e dominato da «falsi modelli luccicanti», il Pontefice ha posto delle domande fondamentali: “Io dove ripongo la mia speranza? Nella forza, nel denaro, negli amici potenti? Oppure nella misericordia infinita di Dio?”. Ha quindi invitato tutti a riflettere su cosa rappresenti il vero tesoro del cuore.
Un invito alla Confessione e alla misericordia
In vista del prossimo Giubileo, Papa Francesco ha esortato i fedeli a prepararsi con una buona Confessione: “Oggi è un bel giorno per decidersi a fare una buona Confessione. Se oggi non potete, in questa settimana… il Signore perdona tutto, tutto, tutto”. Questo gesto, ha aggiunto, aiuta a vivere con gioia e serenità nelle mani di Maria.
Dopo l’Angelus: solidarietà e appelli per la pace
Dopo la preghiera dell’Angelus, Papa Francesco ha rivolto un pensiero speciale al Nicaragua, che celebra Maria come Madre e Patrona. “Che la Madre celeste sia per loro di consolazione nelle difficoltà e nelle incertezze”, ha pregato.
Il Pontefice ha rinnovato l’appello per la pace in Ucraina, Medio Oriente, Sudan, Myanmar e altre regioni colpite dalla guerra, chiedendo ai governanti di lavorare per un cessate-il-fuoco globale in vista del Natale: “Faccio appello ai Governanti e alla Comunità internazionale, perché si possa arrivare alla festa del Natale con un cessate-il-fuoco su tutti i fronti di guerra”.
Inoltre, ha chiesto preghiere per i detenuti nel corridoio della morte negli Stati Uniti: “Preghiamo perché la loro pena sia commutata, cambiata”, e ha espresso vicinanza ai lavoratori italiani impegnati nella difesa del diritto al lavoro.
Un invito alla preghiera e all’impegno
Papa Francesco ha concluso l’Angelus augurando a tutti una buona festa dell’Immacolata e invitando i fedeli a unirsi a lui nel pomeriggio in Piazza di Spagna: “E per favore, non dimenticatevi di pregare per me. Buon pranzo e arrivederci!”