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Lamorgese alla Giornata della cultura ebraica: conoscenza reciproca antidoto contro discriminazione e odio

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Lamorgese alla Giornata europea della cultura ebraica: conoscenza reciproca antidoto contro discriminazione e odio.

Il ministro ha inviato alle comunità ebraiche un messaggio in cui sottolinea l’impegno del ministero per la tutela della libertà di coscienza e religione.

«Una scelta felice per la comprensione e l’accettazione reciproca». Così il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese ha sottolineato in un video messaggio alla comunità ebraica di Milano, inviato in occasione della 22esima giornata europea della cultura ebraica, l’iniziativa dell’Unione delle comunità ebraiche di organizzare una serie di eventi in tutto il Paese.

La diffusione della conoscenza, infatti, rappresenta, secondo la titolare del Viminale, «un antidoto contro ogni forma di discriminazione e di odio».

Anche i dati forniti dall’Oscad indicano la rilevanza del fenomeno dei reati d’odio: nel 2019 erano stati 91 mentre nel 2020 sono stati 212. Questo a dimostrazione, spiega il ministro che «la piaga dell’antisemitismo è drammaticamente ancora aperta», generando un senso di paura e di costante insicurezza nella comunità ebraica. Ciò, aggiunge, «mina la libertà di coscienza, di religione, di espressione della propria identità e cultura»

Per questo, prosegue Lamorgese, la lotta all’antisemitismo, anche quello su internet, richiede un approccio globale oltre all’impegno delle Forze di polizia e dei fornitori dei servizi internet.

L’istruzione e l’informazione rimangono poi, secondo Lamorgese, gli strumenti più importanti per prevenire i pregiudizi e l’intolleranza.

Anche su questo fronte è attiva l’Europa che ha messo in atto un programma che ha, tra i suoi obiettivi cardine quello di prevenire ogni forma di discriminazione, incoraggiare e proteggere la vita ebraica in Europa oltre a promuovere attività per la memoria della Shoah.

L’impegno del ministero dell’Interno su questi aspetti – aggiunge Lamorgese – è anche evidenziato dalle attività dell’Oscad, organismo creato proprio per rispondere a quella domanda di sicurezza che proviene da parte delle potenziali vittime d’odio. E, in quest’ottica, si inserisce anche la diffusione di una guida all’ebraismo rivolta agli operatori di polizia per aiutarli a riconoscere i reati d’odio e favorire le denunce da parte delle vittime.

Anche le prefetture sono impegnate da tempo in questa attività di sensibilizzazione, ricorda Lamorgese, come testimoniano le iniziative e gli eventi organizzati ogni anno in occasione della ricorrenza del Giorno della Memoria.